Packaging: come sorprendere ed attrarre il consumatore

Per emergere in un mercato sempre più ricco di alternative, i responsabili del marketing mix di un prodotto possono avvalersi del packaging come una significativa leva di attrazione dei consumatori. L’imballaggio della merce diventa uno strumento di visibilità, che rende il prodotto riconoscibile e interessante, orientando in suo favore la scelta di acquisto.

Le possibilità di personalizzare la confezione di un articolo sono infinite: serve fantasia e immaginazione per sviluppare un packaging di effetto, piacevole, eventualmente utile, sorprendente (al consumatore piace moltissimo essere sorpreso). Con un occhio, è ovvio, al costo: la soluzione ipotizzata deve essere realizzata su larga scala a costi accettabili, che non incidano eccessivamente sui margini di utile per pezzo venduto.

Alcuni esempi possono costituire uno spunto di riflessione su cui orientare la ricerca del confezionamento adeguato ad attrarre l’attenzione dei clienti. Il primo esempio descrive un package utile: parte della confezione può essere utilizzata per fruire del prodotto. E’ il caso della vaschetta monodose per il burro: aprendola, la copertura superiore diventa una piccola spatola per spalmarlo.

Altra tipologia è il package ludico: una parte della confezione diventa un oggetto divertente, insolito, apprezzabile dal consumatore che vuole mostrarsi "originale" con gli amici. Come la parte superiore della bustina del tè, predisposta per trasformarsi, con poche mosse predisposte mediante adeguate piegature, in una barchetta che galleggia nell’acqua bollente.

O, infine, le confezioni sviluppate dalla tedesca Deli Garage, che vendono condimenti in pasta solida trasformati in matite da temperare per distribuirli sulle pietanze. Ovviamente, il tempera"matite" è accluso nella scatola di vendita.

Anche in questo caso, il cliente acquista un prodotto in cui parte integrante della scelta è il suo packaging, che con la sua originalità sottolinea la ricercatezza e lo stile dell’acquirente.

Se ne deduce che i responsabili del marketing possono, con un confezionamento adeguato, orientare le scelte del consumatore, offrendogli un plus (in termini di piacevolezza, originalità, status symbol “smarty”) che può giustificare anche un ritocco del prezzo, per assorbire i costi superiori della confezione

(Nota per i lettori della pagina web: le immagini dei diversi esempi sono contenuti nel file Pdf.)

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