Le scelte degli italiani per le vacanze dell’estate 2010

Anche se parte degli italiani sono già in vacanza mentre scriviamo queste osservazioni, un riepilogo dei più recenti sondaggi sul tema può essere utile per comprendere quali sono i trend in atto e l’evoluzione del turismo in questa estate.

Le vacanze estive del 2010 beneficiano delle minori possibilità di usufruire di periodi di ferie durante la primavera scorsa, per assenza dei cosiddetti “ponti” in occasione di festività quali il 25 aprile e il 1 maggio.

Quest’anno solo una famiglia su 10 rinuncerà alle vacanze: saranno in tutto 39 milioni gli italiani che partiranno per la villeggiatura, 1,5 milioni in più rispetto all’anno scorso (dati Confesercenti-Swg); si riducono invece i giorni di vacanza, che scendono mediamente da 14 a 12: su questo dato influiscono i 2 milioni di persone per le quali le ferie saranno rappresentate da gite di 2 o 3 giorni (48-76 ore) al mare o in città d’arte.

In vacanza … Quando?

Le vacanze estive sono per la maggior parte degli italiani l’unico momento di lunga pausa di svago. Mentre negli altri paesi europei le ferie sono ripartite nell’ambito dell’anno solare in base alle scelte personali, e in genere ogni singolo periodo di vacanza non supera i 7 – 10 giorni, gli italiani tendono ancora a utilizzare i mesi centrali dell’estate (luglio e agosto) per prendersi un intervallo di tempo più ampio, che in molti casi sfiora un intero mese di ferie.

I mesi di luglio e agosto sono stati scelti dal 92% dei vacanzieri, mentre settembre attrae solo il 17% di essi (la somma delle percentuali non dà 100 perché molte persone godono di più di un periodo di vacanza).

In vacanza … Dove?

La ricerca realizzata dall’Osservatorio Integrato dei viaggi e del turismo di Amadeus Italia con l’ausilio di Google Italy, pubblicato dagli inizi di giugno, conferma le abitudini già consolidate: il 65-70% continua a prediligere le località marine, scegliendo le spiagge di Sardegna, Sicilia ed Emilia Romagna. Tuttavia, crescono le preferenze per località meno costose, in montagna e campagna. La montagna – in soli quattro anni – ha aumentato la sua quota di mercato dal 12 al 16%, mentre il turismo verde nello stesso periodo è cresciuto dal 7 all’8% del totale (dati sondaggio Confesercenti-Swg).

Le mete nazionali attirano due turisti su tre (64%); i viaggi all’estero riguardano per il 24,5% destinazioni in Europa, per il 6% nel continente americano, per il 4% in Asia e Pacifico e circa l’1,5% in Africa; quest’ultimo dato appare insolitamente alto, ma include i viaggi in Sudafrica per assistere alle partite dei Mondiali di calcio.

I recenti eventi politici hanno influenzato le scelte turistiche, riducendo l’interesse verso paesi quali la Grecia (in cui è calato in modo particolare il turismo dalla Germania) e la Thailandia, su cui solo le offerte last minute potranno contribuire a recuperare visitatori qualora la situazione generale sia migliorata.

In vacanza … Come?

Sul piano logistico, la vacanza significa riposo assoluto, per tutti i componenti della famiglia: questo è il motivo per cui il classico villaggio all inclusive ottiene il 27% delle preferenze, seguito dal 20% di scelte per l’hotel. Affittare un appartamento per le vacanze è una decisione che riguarda oggi solo il 14% dei turisti, persone che accettano di occuparsi della loro vita quotidiana (gestione della casa, preparazione dei pasti) anche durante la pausa estiva.

Quest’ultima è una scelta dovuta a motivi di budget oppure dalla necessità / volontà di essere più liberi rispetto agli orari “imposti” da una struttura ricettiva, oppure poter gestire in prima persona l’alimentazione dei più piccoli di casa.

Per coloro che scelgono una struttura a pagamento (il 70% dei turisti), rispetto all’anno scorso aumenta la scelta del “3 stelle”, dal 60 al 66%, a scapito delle 2 stelle (dal 12 all’8%); rimane stabile l’accesso a strutture di lusso (4 o 5 stelle), in cui trova spazio il 25% dei turisti.

Colpisce l’attenzione verso quei piccoli lussi che rendono più comoda e piacevole la vita quotidiana: nelle loro scelte, i consumatori chiedono la presenza di piscina nei residence, di centri benessere in alberghi e villaggi turistici, di accesso a internet e tv satellitare nelle case in affitto.

In vacanza … a che prezzi?

Il sondaggio realizzato a maggio da lastminute.com su un campione di 1.000 persone segnala l’importanza delle vacanze degli italiani: nonostante la crisi, non vi è alcuna intenzione di rinunciarvi, anche se i due terzi degli intervistati sono intenzionati a spendere meno di € 1.000 a persona e solo un quarto (23%) del campione spenderà tra 1.000 e 2.000 euro a testa. La spesa media per le vacanze torna ai livelli del 2008: attestandosi a € 1022, in crescita rispetto ai € 946 del 2009.

I budget disponibili non sono elevati, e pertanto consentono mediamente otto giorni di vacanza, per i quali, come già è iniziato a verificarsi dalla stagione 2009, si preferiscono strutture a 3 stelle oppure appartamenti privati, residence o agriturismi.

In vacanza … perché?

La scelta del luogo di vacanza non si svolge più secondo l’antico dilemma “mare o monti”: come ha segnalato il ministro per il Turismo, M.V. Brambilla “Un tempo però si partiva scegliendo una destinazione, adesso ci si orienta a seconda di ciò che si vuole fare”. Un cambiamento che chiede agli operatori di costruire un’offerta diversificata, con circuiti “a tema” che possano rispondere a qual-siasi esigenza dei clienti.

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