Borsa e Social Network: cosa ci dice il caso Game Stop?

Game Stop e lo scenario iniziale

Game Stop Corporation è un’azienda statunitense fondata a Dallas nel 1984 che conta oltre 6.000 negozi in tutto il mondo e un fatturato di 6,5 miliardi di dollari. Si tratta di una public company che primeggia in un settore, quello dei videogames, in forte crescita, configurandosi come il più grande rivenditore al mondo di videogiochi nuovi e usati. Attraversata da una profonda crisi, accentuata anche dalle restrizioni agli spostamenti

causate dalla pandemia globale, Game Stop è diventata oggetto di interesse degli
short sellers (investitori che mettono in atto pratiche speculative basate sulla
previsione del calo del prezzo di un titolo azionario in crisi), pronti a scommettere sulla
tendenza al ribasso delle azioni della compagnia statunitense.

Reddit e la sfida a Wall Street: nasce il caso Game Stop

Risale all’11 gennaio l’inizio di quello che è stato definito da diverse testate
giornalistiche un vero e proprio attacco a Wall Street da parte dei piccoli investitori
privati.
Il tutto nasce su Reddit, piattaforma che si configura come una forma intermedia di
successo tra un Forum e un Social Network. A mettere in moto la macchina sono gli
investitori amatoriali radunati sul canale ‘r/wallstreetbets’ (che conta circa tre milioni
di iscritti), che decidono di coordinarsi e investire in massa sul titolo di Game Stop,
facendo crescere il suo valore da 3 dollari fino a quasi 400 dollari e portandolo a un
apprezzamento nell’ultimo anno del 1700%.
La prima grande conseguenza di tale sorprendente crescita è chiaramente sulla pelle
di tutti coloro che avevano agito come short sellers sul titolo in questione, tra cui
alcuni Hedge Funds di primaria importanza come Melvin Capital (che ha fatto
registrare una perdita del -53%), costretti a chiudere le loro posizioni short con
risultati più che fallimentari.

Il ruolo dei Social Network nel futuro della Borsa

Nonostante, già nei primi di febbraio, il titolo di Game Stop abbia ritracciato
sensibilmente, questo evento si presenta come un evidente segnale che le
interconnessioni propiziate dal Web 4.0 possano sconvolgere gli equilibri dei mercati
finanziari.
La capacità, infatti, dei Social Network di costruire reti e organizzare gruppi di
individui, ha dimostrato, tra le altre cose, di poter permettere a masse di piccoli trader
amatoriali di cooperare al fine di generare conseguenze imprevedibili sui mercati. Ed è
probabile che presto qualcos’altro accada.
In particolare, negli Stati Uniti, dove non è la prima volta che le sorti di un prodotto o
di un’azienda vengano condizionate dall’azione di reti sociali online, gli utenti hanno
acquisito una consapevolezza dei mezzi tale da permettergli di muoversi abilmente tra
i network digitali, districandosi tra le varie possibilità che questi offrono. Ci si
aspettano, dunque, ulteriori sviluppi in questa direzione.

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