La strategia aziendale: comitati tecnico-scientifici e strategici
In alcune aziende vengono istituiti dei comitati di tipo tecnico-scientifico e tecnico-strategico. Tra i motivi della loro istituzione, vi è quello di presentare all’esterno il core business della società in maniera qualificata e trasparente.
Il piano strategico
Occorre capire l’evoluzione di un paese anche nella consapevolezza delle rivoluzioni tecnologiche in atto con le conseguenti trasformazioni del contesto culturale economico e sociale. Esige un rinnovato sforzo di progettualità e di recupero dei principi ispiratori che stanno alla base di una società. Il piano strategico dovrà nascere non solo dalla necessità di un semplice dovere formale, ma anche dalla volontà di definire, prefigurare e condividere la strada che si intende percorrere.
Interdisciplinarità
Oggi più che mai, bisogna pensare ad un concetto di interdisciplinarità nei diversi ambiti aziendali. Il comitato strategico deve caratterizzarsi come polo di alta qualità, compresa la formazione. La strategia dovrà tenere presente di uno scenario di meta valori condivisi, che ispirano gli obiettivi delle varie aree di intervento.
Sostegno attivo alle scelte del processo formativo e della trasparenza
Il piano strategico assume un ruolo di rilievo sui temi della qualità e del sostegno attivo alle scelte del processo formativo e della trasparenza verso il cliente finale. Non trascurare una visione che rientra nella cultura del rispetto dell’ambiente, cercando anche di formare le coscienze per un miglioramento della qualità della vita.
Coniugare strategia, ricerca e innovazione
Il piano strategico dovrà essere articolato in più aree, come in parte descritto. Dovrà prevedere non solo di migliorarne la quantità e la qualità, ma anche l’efficacia, l’originalità e l’utilità sociale. È opportuno seguire il mondo accademico sul piano della ricerca e dell’innovazione al fine di coniugare sempre più con un mix che riguardi gli aspetti strategici di un’impresa, coniugati con quelli di tipo accademico.
Brainstorming per la definizione dei nuovi obiettivi
Quindi, identificare e definire la visione della missione a cui ispirare gli obiettivi del piano, mettere tutto in discussione degli obietti da raggiungere e delle criticità che si sono presentate; brainstorming per la definizione dei nuovi obiettivi alla luce dei meta valori individuati per la definizione del piano; per ogni area, attività di elaborazione condotta congiuntamente con gli esperti del piano, tenendo conto delle priorità strategiche, degli obiettivi e delle linee di azione per il loro raggiungimento; una condivisione partecipata e valutazione generale degli obiettivi e della loro reale fattibilità e sostenibilità economico finanziaria.
Il ruolo dei Big Data
Il comitato strategico dovrà tener presente del ruolo dei big data, dei nuovi scenari ed anche del ruolo di nuove professionalità. Dovrà puntare anche ad un miglioramento generale dei livelli di efficienza organizzativa e gestionale, cercando sempre di seguire processi di semplificazione per rendere sempre più sfidante l’attività di un’impresa.
Il ruolo della comunicazione e degli stakeholder
Un altro punto, che è di tipo strategico, riguarda la comunicazione a partire da un costante rafforzamento dell’immagine e del brand che si intende rappresentare nel consolidamento dei risultati reputazionali. La comunicazione dovrà riguardare anche il coinvolgimento degli stakeholder per mezzo di un indirizzo strategico definito che si rivolga a interlocutori anche al di fuori del contesto della società, che veda anche il coinvolgimento delle istituzioni e di imprese ecc.
Piattaforme digitali e intelligenza artificiale
È opportuno anche creare e realizzare una piattaforma digitale che connetta, ove possibile, diversi utenti rendendoli partecipi tempestivamente di tutto ciò che riguarda l’attività dell’impresa. Il comitato strategico può partecipare a progetti di ricerca a livello regionale, nazionale ed europeo. Oltre ai big data, si dovrà tener presente della tecnologia dell’intelligenza artificiale con la creazione di un laboratorio che possa supportare alcuni obiettivi del comitato strategico.
Seguire anche l’evoluzione di Cina e Stati Uniti
Il nostro paese è in una fase di cambiamento e di innovazione, pertanto il piano strategico dovrà tenere presente di detto mutamento seguendo anche l’evoluzione sia della Cina che degli Stati Uniti d’America. La crisi pandemica ha messo a nudo le fragilità del nostro paese e prodotto trasformazioni sostanziali nella società. Il diffuso tessuto di PMI è stato capace, con soluzioni innovative e flessibili, di reggere nei limiti del possibile a questa epidemia puntando sull’innovazione con la ricerca e la tecnologia.
Condivisione e inclusione
In conclusione, bisogna puntare a un chiaro scenario e ad una missione precisa tenendo presente anche la catena del valore nel suo complesso e si ribadisce ancora il metodo della condivisione e dell’inclusione. Sono solo alcuni punti da considerare nel contesto della creazione di un comitato tecnico strategico dopo il covid19.